Mattarella non può scegliere il ministro dell'Economia
Il concerto di Dario Brunori
Gavorrano
Lunghi applausi per Dario Brunori, in arte Brunori Sas, sabato sera al Teatro delle Rocce in scena con "Brunori Srl, una società a responsabilità limitata", spettacolo a monologhi intimisti (ma non troppo). "Immagina un mondo perfetto, un mondo senza brutture, senza i piccoli e grandi intoppi quotidiani, un mondo in cui la batteria dell'iPhone non si scarica mai, la gente non usa l'automobile, i social sono pieni di opinioni mature e riflessive. Un mondo in cui ognuno si assume le proprie responsabilità. Un mondo in cui ti svegli la mattina e hai l'alito profumato." Esordisce così Brunori, a seguito di una tetra ninna nanna che spiegherà più tardi, e nella cornice dello splendido anfiteatro il cantautore calabrese racconta della sua vita, una vita "normale" piena di paradossi, sconfitte e colpe, seguendo il tema centrale di una “responsabilità limitata”, titolo dello spettacolo che da programma annuncia un’opera “in sei atti osceni”, divisa tra monologhi e momenti musicali. Il pubblico, parte indispensabile dello spettacolo, si lascia coinvolgere nel racconto di una vita, tra monologhi e canzoni, tra risate e l'amara speranza che siamo una società di persone, non di titoli con la differenza che l'artista riesce a dargli un nome, magari un senso. E se lo spiega così Brunori, che non è vero che non sei nessuno, non puoi far nulla o non conti nulla se non sei un personaggio. E' vero invece, che il personaggio ha la responsabilità del suo pubblico - e se la prende tutta Brunori lassù dal palco in penombra a forma di "damigiana", come lui si definisce per prendersi in giro e con sé la propria platea - "ma se è vero che conta solo la gente conta, la nostra, in fondo, diventa una società di responsabilità limitata". La sua è una sfida senza voler puntare il dito. Troppo facile, il compito è riflettere. La formazione sul palco è ricca, sei musicisti accompagnano Brunori, l'atmosfera è intima, a tratti romantica. A fine serata, tra stand up comedy e teatro canzone, dove attraverso aneddoti, ricordi e storie personali Dario Brunori ironizza sulla società odierna e sull’abitudine di delegare, soprattutto le proprie responsabilità, sorge la domanda del colpevole. La risposta di Brunori è semplice ed è lui stesso a proporre la soluzione. Così lo spettatore tra sensi di colpa e la tarda ora può finalmente dormire sogni tranquilli con la ninna nanna proposta, ma non prima di essere scalata a piedi la lunga via del ritorno che dal Teatro delle Rocce riporta a casa di ognuno, la "via Crucis" come la definisce Brunori e "la Passione" il suo spettacolo. Illeso scende dal palco (all'aria aperta tutto l'anno il palco non ha perdonato alcune tempeste e a volte l'artista sta per inciampare), ma poi ritorna per salutare il suo pubblico, rigorosamente in piedi, e concede un ultimo mambo.
Spettacoli
Copyright © Gruppo Corriere S.r.l. | P.IVA 11948101008
ISSN (sito web): 2531-923X
Powered by Miles 33
Condividi le tue opinioni su Corriere dell'Umbria